UHF 61-69 & Beauty contest
Entro il 2012, l’anno in cui sarà completato lo swith off, ovvero il passaggio definitivo dal sistema analogico televisivo a quello digitale, dovranno essere liberate le frequenze uhf 61-69, che successivamente in un’asta saranno aggiudacati ad operatori di telefonia, per lo sfruttamento della banda larga. Altra questione di particolare interesse che si consumerà quest’anno è legata al beauty contest, un dividendo però interno per alcune, sei per la precisione, frequenze messe all’asta.
Ne approfittiamo per fare il punto della situazione nella città etnea.
La perdita delle frequenze UHF 61-69 è quasi irrilevante per i gruppi nazionali: Mediaset che occupa da Montelauro i canali 63 (ex Tele+1); 64 (ex Retemia) e 66 (ex Tele+2), stesso discorso vale per Mtv Italia (la storica frequenza di Videomusic poi Tmc2) che irradia dal 67 di Valverde e per Deejay Tv (ex Rete A che se la aggiudicò da Tele +3, insieme alla 31), che comunque rimane la più penalizzata tra le nazionali con una copertura piuttosto bassa in Sicilia.
Ma chi ne risentirà di più, sono ancora una volta le tv locali.
Videomediterraneo che occupa la 61 da Montelauro.
Videoregione la 65 (storica frequenza occupata negli anni novanta da Videomediterraneo)
Tgs con due frequenze, entrambe nella fascia contestata, la 62 e la 68 (storica frequenza che fu di Telejonica, poi Telejonica Rete 2), entrambe da Montelauro
Rei tv la 69 da Valverde
Teleradiovita la 69 da Montelauro
Videoregione di Modica ha già rimediato, dopo aver venduto le frequenze di Blu (tra cui la 26 da Lentini, ex Telestampasud videotriangolo) all’operatore nazionale Tivù Italia, adesso è ospitata nel mux di Prima Tv (vhf 10 da Lentini).
AGGIORNAMENTO: Dopo qualche giorno il segnale di Videoregione è scomparso dal mux di PRIMA TV.
Che fine faranno Videomediterraneo, Tgs, Rei Tv e Teleradiovita?
Le soluzioni possibili sono tre:
1. Acquistano una nuova frequenza che possa irradiare nella città etnea.
2. Stringono un accordo con altri mux per essere ospitati.
3. Chiudono i battenti, quest’ultima ipotesi è più legata ai canali più piccoli e che non altro frequenza che quella della fascia incriminata, prendiamo il caso più importante.
La tv acese Rei tv (rifondata nel 1994, dapprima era una tv di Giarre) ha tre ripetitori, tutte nella fascia 61-69. Il 63 da Castelmola, il 67 da Giarre e il 69 da Valverde. Un eventuale abbandono di questa fascia corrisponderebbe alla scomparsa, tranne che opta per una delle due soluzioni sopra.
Lo stesso discorso vale per la tv religiosa Teleradiovita.
Diversa la questione per la palermitana Tgs, che in ogni caso all’interno dell’isola dispone di diverse frequenze come d’altronde per l’iblea Videomediterraneo anche se rischierebbero di non essere più viste nella città più commerciale della Sicila.
Altra delicata questione è il beauty contest, la tanto discussa asta delle frequenze.
Questa prevede l’assegnazione di 6 frequenze e di conseguenza di altrettanti 6 multiplex nazionali.
Ecco il probabile elenco:
1. Canale Italia srl ( lotti A2 e A3 )
2. Telecom Italia Media Broadcasting srl ( lotti B1, B2 e C1 )
3. Elettronica Industriale spa ( lotti B1 e B2 )
4. Sky Italia Network srl ( lotto A2 )
5. Prima Tv spa ( lotti A2 e A3)
6. Europa Way srl ( lotto A1 )
7. 3lettronica Industriale spa ( lotto A2 )
8. Rai Radiotelevisione Italiana spa ( lotti B1 e B2 )
Aggiornamento, successivamente Sky Italia ha deciso di ritirarsi, mentre sono stati esclusi TivùItalia (che contiene i canali SportItalia) e il picoclo operatore D-box.