STORIA DELLA TELEVISIONE ITALIANA
Le fonti di riferimento dei dati presenti in questa sezione sono riferite a:
– La Garzantina Televisione
– Radio Corriere n.3/1954 (dal 17 al 25 gennaio 1954)
– Festival n.131/1955 (dal 3 al 9 luglio 1955)
Il 3 gennaio 1954 alle ore 17.30 ha inaugurare la nascita ufficiale della televisione italiana, fu presente anche il cinema, con la messa in onda di un film Le Miserie del signor Travet.
Nel 1954, i trasmettitori sono 5, e irradiano il monoscopio di prova nei giorni feriali dalle 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 17.00. Inoltre, viene irradiato mezz’ora prima dell’inizio di ogni gruppo di trasmissioni, per una migliore ricezione.
Andiamo a sfogliare il palinsesto della pioneristica televisione italian.
Sfogliando le pagine del radiocorriere, nella programmazione dal 17 al 23 gennaio 1954, si osserva il palinsesto della televisione italiana: tutti i giorni le trasmissioni, vanno in onda dalle ore 17.30 alle ore 23.15, eccetto la domenica con l’appuntamento della Santa Messa, alle ore 11.00.
Dal lunedì al venerdì alle ore 17.30 la tv dei ragazzi, con documentari, serie (mentre il sabato c’è Riservato alle signore, seguito da Enciclopedia tascabile); alle ore 20.45 il telegiornale; la prima serata inizia alle 21.00 e finisce alle 23.00 con la messa in onda della replica del telegiornale, il prime time non prevede un singolo appuntamento ma un collage di più trasmissioni
il lunedì è in programma un concerto vocale strumentale, seguito dal curioso Tiro incrociato e dalla serie Bellezze in gara;
il martedì al programma di canzoni I love you, segue il varietà Un, due, tre ed infine la serie Squadra mobile;
il mercoledì e la domenica, appuntamento con il cinema;
il giovedì Antologia del buonomore e un documentario
il venerdì appuntamento con la prosa;
il sabato c’è il quiz e indovinelli Per favore dica lei; preceduto dalla presentazione dei programmi per la prossima settimana con Sette giorni di tv e in seguito la serie Il suo segreto.
In dettaglio, si osservi la programmazione della domenica, al mattino laico, con la spiegazione del vangelo e alla Santa Messa, la programmazione riprende alle 14.30 con Arrivi e partenze, alle 14.45 un corto, alle 15.00 Orchestra delle quindici, alle 15.30 il pomeriggio sportivo, con la ripresa diretta di un avvenimento agonistico (lo sport è presente anche il lunedì con telesport e il sabato alle 21.00 con il notiziario), alle 17.30 la prosa con Così è se vi pare; alle 19.00 un’inchiesta La casa dell’uomo e prima del film Album personale di Ugo Tognazzi; la serata si conclude con la rubrica sportiva La domenica sportiva, alle ore 23.00.
I film che vengono trasmessi dalla televisione italiana, sono spesso fondi di magazzino, titoli minori usciri fuori dal catalogo, anche delle sale di terza visione e parocchiali. Basta osservare, i film in programma nella settimana dal 3 al 9 luglio 1955, dove dopo un’anno la tv trasmette anche al mattino per quasi due ore è riempe questa fascia per l’appunto con i film, atti sempre più spesso, a riempire i buchi di palinsesto: al lunedì c’è Che tempi! una commedia del 1947 di Giorgio Bianchi, il secondo film interpretato da Gilberto Govi, affiancato da Alberto Sordi, Walter Chiari e Paolo Stoppa; al mercoledì Se io fossi onesto una commedia del 1942 di Carlo Ludovico Bragaglia, con Vittorio De Sica; il giovedì Ardente fiamma una commedia musicale del 1937 di Lothar Mendes, con Marie Tempest; il venerdì Giorno di nozze una commedia del 1942 di Raffaello Matarazzo, con Roberto Villa; il sabato c’è sempre un ma un’altra commedia del 1942 di Luigi Zampa, con Carla Del Poggio. In particolar modo da notare, che il lunedì era in programma alle 21.15 Comica finale.
Il cinema e la tv, non hanno mai avuto buoni rapporti. Nello stesso periodo in USA, le case cinematografiche iniziavano a vendere i propri listini. Il divario tra cinema e tv è abissale, la tv è in bianco e nero, è appunto un piccolo schermo, mentre il cinema è a colori, in formato panoramico, 3d, grande schermo…
La tv generalista oltre ad usare i film come riempitivo, almeno all’inizio per opera del critico Claudio G. Fava, il film diventa occasione di dibattito post.
Altri programmi di successo dell’epoca sono, i grandi eventi trasmessi in diretta: I mondiali di calcio da Inghilterra ’68 e poi da Messico 72 in mondovisione; le olimpiadi; il giro d’Italia di ciclismo (dal ’57); il festival di Sanremo (dal ’55). Gli sceneggiati, messe in scena trasmesse in diretta, fino al 1959, il primo fu Il dottor Antonio. In un epoca pionieristica a livello di quiz il dominio è di Mike Bongiorno con Telematch (’57) Rischiatutto (’70) e soprattutto Lascia o raddoppia? (’55) che darà l’idea per lo sfruttamento commerciale di un film quale: TOTÒ, LASCIA O RADDOPPIA? del 1956 di Camillo Mastrocinque, con ovviamente Totò, Mike Bongiorno e Edy Campagnoli quest’ultimi nel ruolo di sè stessi. La trama: Un duca decaduto e con la forte passione per i cavalli, scopre un giorno di avere una figlia. Per aiutare la figlia (non sa che lui sia il padre) e il suo fidanzato ad acquistare il bar, in cui lei lavora come cassiera, il duca decide di partecipare al popolare quiz condotto da Mike Bongiorno. Puntata dopo puntata, il duca riesce a raddoppiare finché nella puntata in cui equivalerebbe la somma in denaro che gli serve, viene coinvolto da due boss malviventi i quali hanno scommesso fra loro se il duca lascierà o raddoppierà. Poi i varietà, sopratutto di stampo musicale dal Musichiere a Canzonissima, e poi come non citare l’esempio migliore di pubblicità in tv, ovvero Carosello.
La Rai avrà il monopolio delle trasmissioni tv per circa vent’anni.
Il 4 novembre 1961, prendono il via le trasmissioni del Secondo Canale, e viene adottata la banda UHF, molto più idonea a trasportare il segnale tv, rispetto alla VHF.
Nel 1975 si avvia una prima riforma sui canali Rai che cambiano la loro denominazione. Il Programma Nazionale diventa Rete 1 e di conseguenza il Secondo Canale, diviene Rete 2. Nel 1979 la trilogia si completa con la nascita di Rete 3. Nel 1982 una nuova riforma cambia nuovamente la denominazione in quella attuale, ovvero: Rai Uno, Rai Due, Rai Tre.
Nel 1972 ebbero inizio le trasmissioni di Telebiella, che fu la prima tv privata italiana, trasmetteva via cavo.
Nel 1974 la corte costituzionale, consentiva l’esercizio di tv private estere via etere e italiane via cavo.
Il 5 agosto di quell’anno nasceva TMC – Telemontecarlo, canale in lingua italiana con impianti di ricezione all’estero.
Altre due famose tv estere in lingua italiana di quegli anni, ricevibili nel nord Italia, furono la TV Svizzera Italiana (TSI) e TeleCapodistria.
Mentre tra le numerose tv via cavo, c’è da ricordare la presenza di TeleMilanoCavo.
Nel 1975, compare la prima tv privata via etere, nasce a Catania ed è Teletna.
Nel 1976, un nuovo intervento della corte costituzionale consentiva la trasmissione via etere, ma solo in ambito locale.
La maggior parte soccomberanno nei decenni a seguire. Queste tv trasmettono film, interrompendoli continuamente con la pubblicità, con quel logo o meglio definirlo una scritta che identifica il canale non fissa ma che di tanto in tanto passa da un lato all’altro dello schermo, il pan&scan è obbligatorio per i film in scope, mentre non si contano le versioni rimaneggiate, film vietati ai minori di 14 o 18 anni trasmessi in prima serata e nella notte, si accendono le luci rosse.
Intanto il 1 febbraio 1977 ebbero inizio le trasmissioni ufficiali a colori della Rai.
Il 30 settembre 1980 dalla fusione di alcune tv del nord Italia, nasce Canale 5.
Tra gli appuntamenti cinematografici da ricordare, spesso ideati da Carlo Frecero che all’epoca ne curava i palinsesti. I film del catalogo Titanus, spesso questi titoli nazionali venivano contro programmati nel lunedì del grande cinema americano di Raiuno. Inoltre per contrastare i pomeriggi rosa di Rete 4, Rete A piene di telenovelas, propose nel 1981 dal 2 marzo, dal lunedì al venerdì, alle ore 14.00, il Pomeriggio con sentimento, un ciclo di film classici del cinema americano e italiano, attingendo agli archivi della MGM, Warner Bros e della Cines.
Poiché la programmazione, non può esser trasmessa contemporeanamente a livello nazionale, viene pre registrata, tramite cassette dal centro operativo di Telemilano e inviata alla varie tv locali, affiliate, garantendo a tutti gli effetti una copertura nazionale, così fanno anche altre tv, fra cui Italia 1, sorta il 3/1/1982 e Rete 4 nata il 4/1/1982 e acquisite dalla Finivest più tardi rispettivamente nel dicembre 1982 e nel 1984, formando così il secondo polo tv.
Con l’avvento degli anni ottanta e il proliferare delle tv private, finalmente in Italia arrivano nuovi generi d’intrattenimento. Alle serie più comunemente conosciute in Italia come telefilm, giungono le sit-com; ma sopratutto per il pubblico femminile arrivano oltre a miniserie e serial, giungono le telenovelas, i teleromanzi (noti anchi come sceneggiati) e le soap opera; per i più piccoli ai classici dell’animazione americana, si aggiungono un incredibile numero di anime – il cinema d’animazione giapponese-.
Nel 1980, PIN – Prima Rete Nazionale trasmette il primo telegiornale realizzato da una tv privata su scala nazionale, s’intitola Contatto ed è diretto da Maurizio Costanzo.
Nel 1982, dal 25 novembre, ogni giovedì alle 20.30, Rai Uno, propone il film dossier, un appuntamento che offre una doppia serata, la messa in onda del film legato ad un tema sociale e al termine la discussione, basata sui temi della visione, arricchita di filmati, interventi del pubblico si protrae oltre la mezzanotte. Ideato e condotto nella prima serie da Enzo Biagi, ebbe altre due serie condotte l’una da Beniamino Placido e Piero Angela.
Nel 1984 nasce il Televideo della Rai. Un servizio gratuito che consiste, nell’invio di messaggi che possano essere letti da una tv in grado di decodificarli. Oltre ad offrire informazioni di vario genere, tramite il televideo si può seguire un film sottotitolato per i non udenti. Nei decenni successivi, anche Mediaset e La7 offrono un teletext con i sottotitoli, mentre la Rai, avvia un novità assoluta ed esclusiva, i sottotitoli in lingua inglese. Nello stesso anno, nel mese di ottobre vengono oscurati le reti finivest perché trasmettono in interconnessione locale.
Nel 1985, vengono concesse le coperture nazionali.
Nello stesso anno, dal 14 ottobre, Rai Due con Cinema di notte a partire dalla mezzanotte, inaugura le trasmissioni nelle ore notturne.
Infatti in quegli anni non esisteva la programmazione non stop, e le notti o il segnale risultava spento oppure un cartello con dati tecnici o palinsesto della tv, con sfondo sonoro una radio dello stesso gruppo. La programmazione 24 ore su 24 si diffonderà e verrà attuata in modo definitivo da tutte le tv, solo un decennio dopo.
Dal 28 luglio 1987, per alcuni stagioni su Rai Uno, in seconda serata va in onda il quindicinale Cinema! a cura di Francesco Bortolini e Claudio Masenza.
Nel 1988, il 27 febbraio esordisce la rubrica cinefila Fuori orario ideata da Enrico Ghezzi e trasmessa da RaiTre. L’appuntamento notturno dedica spazio ai film, grandi o piccoli classici o chicche contemporanee in notti tematiche. I film vengono anticipati, dalla presentazione asincrona di Ghezzi. Inoltre, la sigla del programma abbina una suggestiva sequenza de L’Atalante di J. Vigo.
Nel corso degli anni ottanta, nascono tante tv le reti Finnivest, che poi prenderanno il nome di Mediaset, di cui si parla sopra i cui palinsesto di stampo generali stico propone però un target ben mirato,la rete ammiraglia Canale 5, punta alla serialità Dallas solo per citare il più famoso; ma riesce a strappare alla concorrenza della tv di stato, nomi simbolo: Bongiorno, Mondaini, Vianello, Corrado offrendo dei programmi di grande successo; diversamente Rete 4, almeno fino agli anni novanta offrè un palinsesto rosa, ricco di telenovelas, soap e sceneggiati; Italia 1 da sempre si è contraddistinta per un palinsesto rivolto ad un pubblico giovane, con molta serialità, cartoni e auto produzioni di fiction di grande successo a partire da I ragazzi della terza C a prodotti auto ironici e sarcastici, dalle origini del Drive-in, Emilio, Lupo solitario, L’Araba fenice.
Inoltre a livello nazionale sono da ricordare: Rete A (è l’attuale All Music) nel 1983 con una programmazione rosa; Retemia tv nata come generalista e poi si trasformerà in tv di sole televendite e nel nuovo millennio è stata rilevata diventando Mediashopping; i circuiti nazionali, note anche come syndication, emittenti che forniscono una programmazione comune ad un gruppo di tv affiliate e condividono la raccolta pubblicitaria, gran parte delle tv che poi sono diventate nazionali, trasmettevano così. I più famosi sono: Euro Tv del 1982 che poi diventa nel 1987 Odeon Tv, nello stesso anno fanno la loro comparsa Italia 7, che si contraddistinse per lo show semi-erotico Colpo grosso condotto da Umberto Smaila; Cinquestelle e Junior Tv, probabilmente il primo ed unico canale dedicato ai bambini/ragazzi. Negli anni successivi il fenomeno dei circuiti nazionali esplode con grande successo all’inizio degli anni novanta con Amica 8, Amica 9 che facevano capo al gruppo Italia 7 prima che questo chiudesse; Italia 9 Network; Supersix; The Box, la tv interattiva di musica e sopratutto con Europa 7, sorta nel 1997 con l’intento di tv nazionale ma per questioni burocratiche non ottenne le frequenze; Italia 7 Gold gruppo di alcune tv del nord-est Italia che utilizzando il vecchio logo di Italia 7, formarono nel giro di pochi anni uno dei pochi e più famosi circuiti nazionali rimasti attivi.
Ci sono poi le tv locali, con una programmazione di target regionale che trasmettono film in versioni rimaneggiate, sopratutto classici, mutilate dall’usura o dalla censura o per altre ragioni.
Ecco un breve elenco delle tv locali più famose e tra le più longeve:
Nota: l’anno di storia e la sede è stato tratto dal sito ufficiale dell’emittente; dove indicato il punto interrogativo ci si è basati sulle informazioni presenti su: Valle d’Aosta: Studio nord Tv
Piemonte: Videogruppo (? 1975 Torino); Quinta rete (? 1976 Torino); Telestudio (? 1976 Torino); TRC Teleradiocity (? 1977 Castelletto d’Orba);
Lombardia: Telenova (1978 Milano); Antenna 3 (1977 Legnano); Telereporter (1976 RHO); VideoBergamo (1976 Bergamo); Telelombardia (? 1974 Milano); Teletutto (? 1977 Brescia)
Trentino-alto adige: RAS 1975 Bolzano
Veneto: TVA Vicenza (1978 Vicenza)
Friuli-Venezia Giulia: Telefriuli (1977)
Liguria: Telegenova (1974 – Genova); Telecittà (? 1976); Teleliguriasud (? 1977)
Emilia-Romagna: Telemodena (? Modena)
Marche: Tv Centro Marche (? 1975 Jesi)
Toscana: RTV38 (1975 Figline Valdarno); Antenna 5 (1978 Empoli)
Umbria: Teleumbria (1976 – Perugia)
Ambruzzo: Rete 8 (? 1978)
Molise: Telemolise (? Campobasso)
Lazio: Retesole (1974 Roma); Telestudio (1976 Roma); Super 3(1977 – Roma); Lazio Tv (1978 Terracina); T9 (? 1977 – Roma); TVR Voxson (? 1977 – Roma)
Campania: Napoli Canale 21 (1976 – Pozzuoli); Telecolore (1976 – Salerno)
Puglia: Telenorba (1976 – Bari); Teleregionecolor (? 1976 Barletta); Teleradioerre (? 1977 Foggia)
Basilicata: TRM Televisione Radio Del Mezzogiorno 1977
Calabria: Telespazio Calabria (1978)
Sicilia: TRM – Teleradiodelmediterraneo – (? 1976-Palermo); TGS – Tele Giornale di Sicilia (1978 – Palermo); Antenna Sicilia (1979-Catania); RTP – Reti Televisive Peloritane (1976 – Messina); TeleAcras (1975-Agrigento)
Sardegna: Videolina (1975 – Cagliari)Quegli anni – gli ottanta e in parte i novanta- in cui tutte le tv, ogni sera, rigorosamente alle ore 20.30, trasmettevano un film in prima serata e spesso e volentieri anche in seconda.
Nel 1987, viene istituita l’Auditel una società che rivela e diffonde i dati dell’ascolto tv, la rivelazione si basa su un campione di famiglie. In un’epoca in cui il video noleggio è ancora poco praticato come d’altronde home video, senza pay tv, pay per view, emissioni via internet, i film in prima tv ottengono un grandissimo successo. In quell’anno, il 1987, Canale 5 fa gli ascolti più altri trasmettendo La Signora in rosso che totalizza 12 milioni 992 mila tls.; Rambo con 13 milioni 172 mila tls e I due carabinieri che fa 13 milioni 495 mila tls. Un anno dopo, Rai Uno si aggiudica il sequel di Rambo 2 che totalizza 14 milioni 569 mila tls., ma l’ascolto più alto che resisterà per poco più di un decennio e’ del film Nel nome della rosa con i suoi 14 milioni 627 mila tls; 007 – licenza di uccidere e i suoi 13 milioni 194 mila tls. Anche con la presenza della pay tv, il cinema visto in tv fa grandi ascolti, nel 1993 Canale 5 con Mamma ho perso l’aereo fa 13 milioni 662 mila tls., nello stesso anno Robin Hood con Kevin Costner fa 12 milioni 991 mila tls; Rai uno risponde con Balla coi lupi sempre con Costner che totalizza 14 milioni 554 mila tls. Nel 1996 per l’attessissima prima tv, per un film d’animazione classica, un record Bambi della Disney trasmesso da Rai uno realizza 13 milioni 431 mila tls. In tv, ha battuto ogni record dei film più visti – secondo i dati Auditel – trovandosi davanti a colossi come Rambo e Nel nome della rosa, La vita è bella, trasmessa da Rai Uno, il 22 ottobre del 2001 ha totalizzato davanti agli schermi tv, 16.080.000 spettatori.
Nel 1990 viene varata la legge Mamì, che verrà applicata solo nel 1992 e che farà chiudere i battenti a molte tv locali e allo stesso tempo viene varato il piano delle frequenze nazionali: Rai, Mediaset; Videomusic; Rete A; Tmc; Telepiù e Retemia. 7 anni dopo le stesse emittenti verrano confermate, con un’importante nota da sottolineare nel 1997 una legge prevedeva il passaggio di Rete 4 al satellite e di Rai Tre come tv senza pubblicità, questa legge non verrà mai applicata!. Elenchiamo alcuni punti fondamentali sono: che ogni tv può usufruire della diretta a condizione che trasmetta almeno realizzi un’edizione del telegiornale, per quanto concerne il cinema: non possono essere trasmessi i film vietati ai minori di 18 anni. Mentre è possibile, trasmettere film vietati ai minori di 14 anni, solo dopo le ore 22.30.
Il cinema trova in tv, anche il modo di pubblicizzare i film nelle sale, attraverso i trailer spesso riuniti in rubriche curate dall’Anicaflash. Per la Rai s’intitola Prima visione, mentre sulle reti Mediaset dapprima si chiamò Premierè fino all’attuale Ciak news, per le altre tv locali c’erà il celebre Andiamo al cinema, sostituito negli ultimi anni dal nome della tv dell’Anica ovvero Coming soon.
Ecco uno schema dei passaggi di un film in prima visione.
Sala cinematografia |
Fino agli anni’60, esistevano le sale di seconda, terza visione e parocchiali |
Noleggio home video; pay per view; Internet (Alice) |
3 mesi |
Vendita home video |
6 mesi |
Pay Tv |
6 mesi/1 anno |
Tv in chiaro |
2/+ anni |
Nel 1991 nasce Tele +1, la prima pay-tv italiana a trasmettere 24 ore al giorno cinema, film in prima tv, senza interruzioni pubblicitarie e loghi durante la visione. Nello stesso anno oltre a Tele +2, dedicata allo sport, nasce Tele +3 che almeno agli inizi trasmette ogni giorno a partire dalle 7.00, un film classico ripetuto ogni due ore.
Nel 1994 vengono immessi sul mercato i tv 16/9, questo consente di poter vedere, finalmente nel corretto formato cinematografico, i film trasmessi in tv. Tra i film proposti si ricorda Vacanze in America trasmesso da TMC e alcuni classici trasmessi dalle tv locali.
Il 1995 è l’anno dei referendum sul sistema radio-tv. Dei 4 quesiti solo uno ebbe esito positivo. Gli altri tre, riguardavano la limitazione delle interruzioni all’interno di un film o altro; la concessione al privato limitata ad una sola a livello nazionale; limite della raccolta pubblicitaria.
A metà degli anni novanta, Rete 4, pur mantenendo il target rosa, rinnova il palinsesto, oltre all’appuntamento pomeridiano con il cinema classico, si aggiungono nuovi cicli, prende il via I Bellissimi di Rete 4 tutte le sere in seconda serata e la domenica sostituiti dal Cinefestival. In Estate prende il via CineEstate, sempre in seconda serata, appuntamento che nel 1998 riscosse grande successo con i film della commedia sexy all’italiana.
Curiosità, poco tempo dopo il circuito nazionale Odeon Tv, proporà I Bruttissimi di Odeon una serie di titoli tra tv movie e trash.
Nel 1997 Tele + approda sul Satellite, qualità digitale, doppio audio, sottotitoli, assenza di loghi, senza interruzioni e sopratutto la multiprogrammazione, la messa in onda più volte dello stesso film durante il mese. I canali cinema del bouqet premium sono: Tele+Bianco, Tele+Nero, Tele+Griggio e successivamente Tele +16/9. In questi anni, approda sul satellite, anche Stream, e i suoi canali dedicati al cinema sono, una brutta imitazione: CinemaStream, rifà il verso a Tele+Bianco; CineMovie dapprima usufruisce del catalogo Cecchi Gori e poi si riduce a trasmettere pluri repliche ed infine Studio Universal, il canale della Universal Studios propone arbitrariamente un’interruzione, non pubblicitaria, durante la visione. Altri canali su Stream che trasmettono film sono: TVL la tv per chi studia le lingue; Duel Tv e Comedy life del gruppo mediaset, la prima trasmette cinema di genere tra action, thriller e genere italiano l’altra sul sentimentale e rosa; Cult network Italia dedicato alla cultura. Un’altra rivoluzione, attende il cinema in tv è si chiama pay per view, pagare per vedere (Palco per Tele+ e Prima Fila per Stream) l’acquisto dei film (nel nostro caso) che interessano, generalmente titoli in prima tv. Qualche tempo dopo si arricchisce l’offerta D+, di tele+ che nel pacchetto base offre i canali: Happy ch del gruppo Mediaset dedicata al buon umore; Raisatcinema 4 ore al giorno plurireplicate di film e non solo; Hallmark ch i grandi tv movie e Canal Jimmy tv dai tratti trasgressivi e poi come options prendono il via le trasmissioni di Cinecinemas1-2 e Cineclassics, l’unico canale italiano a trasmettere film in bianconero, di cui vale la pena ricordare gli appuntamenti e le rarità più belle, dalle retrospettive di Charles Laughton; Jacques Tourner; De Sica anni trenta; Totò la domenica; i titoli inediti del cinema inglese il martedì e le tante piccole sconosciute rarità seriali e non del cinema italiano e mondiale.
Intanto la televisione, cambia. Sul mercato vengono immessi i televisori a cristalli liquidi (LCD), al plasma e in alta definizione. Il metodo di usufruire della tv, cambia oltre alla tv via etere con le sue differenze di copertura e alla tv satellitare free e pay con la pay per view, sorgono le web-tv in streaming su internet, le tv on demand (www.raiclick.it); il digitale terrestre; le telestreet tv di quartiere, la prima nel 2002 a Bologna: Orfeo Tv; la tv mobile, quella sul cellulare con il sistema DVB-H.
All’inizio del nuovo millennio per la prima volta – è legalmente – si accendono nelle notti della pay tv Tele + Griggio e Cinecinemas 2, le luci rosse,visibili a tutti gli abbonati, senza costi aggiuntivi, questo durerà fino all’avvento di Sky che lucramente isola il porno alla pay per view.
Intanto nel 1997, Rai, Mediaset, TMC e altre tv accettano il codice di comportamento tra tv e minori, che in sintesi propone una fascia protetta – il bollino verde – dalle ore 16.00 alle ore 19.00 ed una fascia generica dalle 7.00 alle 16.00 e dalle 19.00 alle 22.30, durante la quale possono andare in onda sia programma per tutti e soprattutto programmi da vedere con la presenza di un adulto.
Altra tv, molta attenta al cinema è TMC che offre due appuntamenti con il cinema classico, alle 9.00 e alle 14.00 e nel 1999, propone un’interessante esperimento con Scelto da voi, ogni domenica alle ore 16.00 viene trasmesso il film più votato dai telespettatori mediante il telefono fisso. Il primo titolo scelto fu Il silenzio degli innocenti. Nel 2003 l’appuntamento viene ripreso da LA 7, sempre di domenica ma in seconda serata, intorno alle ore 23.00 e con un’importante novità oltre al televoto con il telefono fisso, si poteva votare con sms e sul sito internet dell’emittente con la classifica aggiornata in tempo reale sul teletext. Tra i film proposti da ricordare Fragola e cioccolato.
Il cinema sulle tv generaliste si vede sempre di meno e almeno l’estate rimane il periodo privilegiato in cui dominare – almeno così era una volta – i palinsesti da ricordare a tal proposito l’appuntamento da lunedì al venerdì curato da Giancarlo Governi nelle estati del 1999 e del 2000 e rispettivamente dedicate a Totò e Alberto Sordi.
In questi anni, nasce Coming Soon Television, la prima tv italiana via satellite poi anche sul digitale terrestre che parla di cinema, quello recente in programma nelle sale.
Il 31 luglio 2003 dalla fusione di Tele + digitale e Stream Tv, nasce Sky Italia. Alla mezzanotte della sera prima vengono chiusi, tra i canali di cinema, Tele + Bianco, Tele + Griggio; Tele +30; Cinemovie; Cinemastream, Cinecinemas 1,2 e sopratutto Cineclassics. L’unica tv italiana a trasmettere i classici del cinema si congede dal suo pubblico trasmettendo in prima serata Il Bacio della pantera seguito da Quarto potere, a pochi minuti dalla scadenza Cineclassics a rete unificate con Cinecinemas 1,2 trasmette il trailer di Quarto potere poi la sigletta e si spegne il segnale!
Sky cinema è così formata: Sky cinema 1 dedicato alle prime tv; Sky cinema 2, un canale di servizio con la programmazione di cinema1 differita di 1 ora; Sky cinema 3, propone grandi film; Sky cinema d’autore, dedicato al cinema indipendente da sala d’essai; Sky cinema max, è dedicato ai film d’azione e ad alta tensione; Sky cinema 16/9 per film nel corretto formato, inoltre vengono salvati – da Tele + Digitale – Raisatcinema che diventa Raisatcinemaworld e – da Stream Tv – Studio Universal. Un anno dopo, il 1° settembre 2004 viene aggiunto un’altro canale, che rappresenta una brutta imitazione di cineclassics ovvero Sky cinema classics. Nel 2006 Sky cinema d’autore cambia denominazione in Sky cinema mania lo stesso farà Raisat cinema world tornando alla denominazione originale (senza world). Nello stesso anno Sky cinema per la prima volta in Italia lancia l’alta definizione con Sky cinema HD.
Rispetto alle precedenti piattaforma, quasi tutte le tv del pacchetto basic, all’interno della settimana propongono dei film, in qualche caso tv movie. Con la chiusura nel 2005 delle tv del gruppo Mediaset: Happy ch e Duel tv in particola modo, si è scatenata la moda d’interrompere almeno una volta il film, ma non solo ecco alcune delle tv basic che trasmettono film: Sky Vivo; Fox Life; Fox Crime; FX; Paramount comedy; Sky show; Raisatpremium; Fantasy; AXN; Jimmy e Cult ma l’elenco è in continua ascesa, anche se piene di interruzioni pubblicitarie!
Nel 2004, la tv via etere dopo la chiusura di Tele + (avvenuta qualche mese prima) riscopre il cinema a pagamento, attraverso la pay per view di Mediaset premium e La7 carta più che propongono, soprattutto Mediaset una multiprogrammazione regolare ad un costo più basso rispetto a Prima fila, la pay per view, di Sky.
Ai giorni nostri i film in tv, si possono vedere via etere in chiaro invasi di loghi, pubblicità e ogni altro tipo di fastidio; sempre via etere con le tv locali che propongono non solo titoli rimaneggiati ma spesso anche titoli pirata, via etere e via satellite in digitale con una qualità migliore, doppio audio, sottotitoli, formato coretto è in modalità pay per view oppure in abbonamento, solo per il sat. Infine ebbene ricordare che ogni tv, almeno quelle nazionali o pay, acquistano in esclusiva i diritti dei film per un periodo limitato, generalmente 7 anni, al termine dei quali si rinnova oppure si lasciano a disposizione di altre tv. Basta citare un esempio: i titoli con Pozzetto che avevano decretato il successo del prime time negli anni novanta sulle reti mediaset, negli ultimi anni sono passati a La 7.
Il 30 novembre 2007, mediaset lancia un nuovo canale sul digitale terrestre, in chiaro, è Iris, cinema e dintorni. Un canale di qualità che trasmette mediamente 6 film, al mattino, al pomeriggio, nel pre-serale e in prima e seconda serata. Ogni sera doppio spettacolo a tema, il cinema italiano, quello d’autore, i cicli (come quello su Totò e sopratutto il mercoledì, il rarissimo film opera, con tanti introvabili titoli degli anni quaranta, in prima serata). Inoltre, propone una programmazione culturalmente ricca, di documentari, teatro, musica classica, telefilm e sit-com.
Dall’8 maggio 2009 si arrichisce l’offerta di Mediaset Premium con la nascita di due nuovi canali dedicati al cinema, anzì l’uno è il ritorno di Studio Universal a circa un anno dall’abbandono di Sky (che fu sostiutito da Mgm) l’altro è il nuovo Premium cinema.
I canali arrichiscono il pacchetto gallery composto da Joy, Mya e Steel.
Alla mezzanotte del 30 luglio 2009 i canali Raisat hanno abbandonato Sky, saranno visibili solo in quelle regioni in cui è stato effettuato lo switch off dall’analogico al digitale terrestre.
Sky ha rimpiazzato con una nuova serie di canali tra cui da sottolineare il passaggio di Cult nel pacchetto cinema e la nascita di Sky cinema italia il primo ed unico canale dedicato esclusivamente al cinema italiano.
Nell’estate del 2009 Sky porta a ben 14 i canali disponibili in alta definizione.
Anche sul digitale terrestre approdano i canali in alta definizione ha metterli a disposizione Mediaset premium per il canale calcio, mentre ancora in fase di test Rai Hd 1.
Viene stilato il calendario dello switch off che entro il 2012 porterà l’intera nazione alla digitalizzazione del segnale.
canale 5 italia 1 rete 4 rai 1 rai 2 rai 3 la 7 tmc telemontecarlo