DVB-T2: Ridotte le frequenze degli operatori nazionali
Basandosi sul documento ufficiale pubblicato dall’AGCOM cerchiamo di capire cosa succederà, a livello nazionale, con lo switch off verso il DVB-T2.
Prima del DVB-T2
Nel dettaglio, attualmente sul digitale terrestre ci sono 20 mux nazionali – e di conseguenza 20 frequenze occupate da parte degli 8 operatori -così distribuiti:
- 5 RaiRadiotelevisione Italiana S.p.A. (5 Mux RAI)
- 5 Elettronica Industriale S.p.A. (5 Mux Mediaset)
- 5 Persidera S.p.A. (2 Mux Rete A + 3 Mux TIMB)
- 1 Cairo Network S.r.l. (1 Mux Cairo 2)
- 1 3lettronica Industriale S.p.A. (1 Mux Tre Italia)
- 1 Prima Tv S.p.A. (1 Mux D Free)
- 1 Europa Way S.r.l. (1 Mux Europa 7)
- 1 Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino S.r.l. (1 Mux Retecapri)
Dopo il DVB-T2
Con il passaggio al DVB-T2 si avrà la seguente ridistribuzione:
- 2,5 RaiRadiotelevisione Italiana S.p.A. (RAI)
- 2,5 Elettronica Industriale S.p.A. (Mediaset)
- 2,5 Persidera S.p.A. (Rete A+TIMB)
- 0,5 Cairo Network S.r.l. (Cairo)
- 0,5 3lettronica Industriale S.p.A. (Tre Italia)
- 0,5 Prima Tv S.p.A. (D Free)
- 0,5 Europa Way S.r.l. (Europa 7)
- 0,5 Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino S.r.l. (Retecapri)
Così Rai, Mediaset e Persidera avranno due mux propri più un ulteriore da condividere con altri operatori.
Gli attuali mux Tre, D Free, Europa 7 e Retecapri, invece, dovranno condividere un mux con altri.