DVB-T2: Ridotte le frequenze degli operatori nazionali

Basandosi sul documento ufficiale pubblicato dall’AGCOM cerchiamo di capire cosa succederà, a livello nazionale, con lo switch off verso il DVB-T2.

Il 30 giugno 2022 si concluderà il passaggio al DVB-T2.

Prima del DVB-T2

Nel dettaglio, attualmente sul digitale terrestre ci sono 20 mux nazionali – e di conseguenza 20 frequenze occupate da parte degli 8 operatori -così distribuiti:

  • 5 RaiRadiotelevisione Italiana S.p.A. (5 Mux RAI)
  • 5 Elettronica Industriale S.p.A. (5 Mux Mediaset)
  • 5 Persidera S.p.A. (2 Mux Rete A + 3 Mux TIMB)
  • 1 Cairo Network S.r.l. (1 Mux Cairo 2)
  • 1 3lettronica Industriale S.p.A. (1 Mux Tre Italia)
  • 1 Prima Tv S.p.A. (1 Mux D Free)
  • 1 Europa Way S.r.l. (1 Mux Europa 7)
  • 1 Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino S.r.l. (1 Mux Retecapri)

Dopo il DVB-T2

Con il passaggio al DVB-T2 si avrà la seguente ridistribuzione:

  • 2,5 RaiRadiotelevisione Italiana S.p.A. (RAI)
  • 2,5 Elettronica Industriale S.p.A. (Mediaset)
  • 2,5 Persidera S.p.A. (Rete A+TIMB)
  • 0,5 Cairo Network S.r.l. (Cairo)
  • 0,5 3lettronica Industriale S.p.A. (Tre Italia)
  • 0,5 Prima Tv S.p.A. (D Free)
  • 0,5 Europa Way S.r.l. (Europa 7)
  • 0,5 Premiata Ditta Borghini & Stocchetti di Torino S.r.l. (Retecapri)

Così Rai, Mediaset e Persidera avranno due mux propri più un ulteriore da condividere con altri operatori.

Gli attuali mux Tre, D Free, Europa 7 e Retecapri, invece, dovranno condividere un mux con altri.

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